L’Esercito è una organizzazione funzionale organizzata in branche differenti in grado di cooperare per il raggiungimento del compito.
Per questo motivo al suo interno è suddiviso in diverse articolazioni, la cui differenziazione è visibile da alcune parti dell’uniforme. Gli alpini, i bersaglieri, i piloti, i fanti, i genieri, i trasmettitori…sono tutti parte dell’Esercito Italiano.
Tutti contribuiscono alla difesa del paese, alla partecipazione in occasione di emergenze nazionali, alle missioni internazionali.
L'Esercito svolge istituzionalmente:
- compiti di difesa e di controllo esteso del territorio, anche con operazioni al di fuori dei confini di Stato (contro organizzazioni terroristiche operanti all'estero);
- salvaguardia delle libere istituzioni: con il contributo al controllo (deciso dal Parlamento) di aree di territorio nazionale al fine di concretizzare la presenza delle Istituzioni (esempio "Operazione Vespri Siciliani", "Strade Sicure", ecc);
- concorso in caso di pubbliche calamità ed emergenze nazionali: terremoti, alluvioni, rischio biologico, chimico o radiologico, "Operazione Strade Pulite”.
Nel corso degli ultimi anni, a seguito dell'intensificarsi delle attività delle organizzazione delinquenziali operanti in alcune aree del territorio nazionale, le Autorità politiche hanno deciso di impiegare l'Esercito in supporto alle Forze dell'Ordine (Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza) per interventi indirizzati alla lotta contro la criminalità organizzata ed al controllo del fenomeno dell'immigrazione clandestina.
L’Esercito Italiano svolge in ambito internazionale:
- Operazioni di Supporto alla Pace (PSO), in cui i contingenti operanti sul terreno svolgono un ruolo di deterrenza;
- operazioni umanitarie e di soccorso;
- prevenzione di conflitti;
- ricerca e soccorso di non combattenti ed evacuazione di connazionali;
- missioni di monitoraggio del rispetto delle condizioni stabilite da mandati internazionali.
L’Esercito è addestrato per far fonte ad ogni tipologia di intervento, compreso l’utilizzo della forza in maniera graduale e proporzionale, al fine dell’assolvimento del compito.
LA NOSTRA PROFESSIONE
La legge italiana ha sospeso la leva obbligatoria dal 2005 e i soldati di leva sono stati sostituiti da figure professionali: ragazzi che desiderano arruolarsi nella Forza Armata valorizzando le proprie capacità al servizio del Paese.
Oggi si può iniziare la carriera militare o semplicemente fare un’esperienza di un anno all’interno di questa organizzazione, come professionisti, partendo dalla figura del VFP1 (volontario in ferma prefissata di 1 anno).
L’Esercito oggi è custode di valori fondamentali come la lealtà, il dovere, l’esempio, la fedeltà, l’onore, il coraggio, il rispetto e la disciplina.
La professione militare consente a chi si arruola di formare il proprio carattere ed il proprio fisico grazie all’ educazione alla disciplina, al senso del dovere ed all’impegno, da applicare sia nella attività intellettuali che in quelle fisiche ed addestrative/operative.
Inoltre gli sviluppi di carriera sono molteplici, se si decide di rimanere all’interno dell’Esercito. Anche con un solo anno di servizio nell’Esercito si avranno maggiori credenziali nel mondo civile, ovvero una marcia in più a parità di titoli per svolgere qualsiasi attività al di fuori delle Forze Armate.
Il servizio volontario nell’Esercito costituisce un canale privilegiato per l’accesso alle carriere delle Forze di Polizia e fa acquisire punteggi incrementali anche per gli altri concorsi nel pubblico impiego.
L’Esercito offre la possibilità di praticare sport a livello agonistico come atleta militare. Numerosi atleti della Forza Armata hanno conseguito lusinghieri risultati nelle diverse manifestazioni nazionali ed internazionali, giungendo sino ai primi posti di primarie competizioni mondiali ed olimpiche. Nell’immagine è raffigurato l’atleta dell’Esercito Mauro SARMIENTO, campione dell’arte marziale Tae-kwo-ndo, medaglia d’argento alla XXIX Olimpiade di Pechino nel 2008 e medaglia di bronzo alla XXX Olimpiade di Londra nel 2012.
Inoltre arruolarsi fornisce ai Volontari, dimostratisi capaci e meritevoli ed assegnati a specifici incarichi/mansioni di speciale rilevanza operativa, la possibilità di apprendere una molteplicità di lingue straniere (dall’inglese alle lingue orientali) fornendo il proprio prezioso contributo alle attività svolte dai contingenti italiani operanti in contesti multinazionali all’estero.
Inoltre, grazie all’impiego all’estero, vivere l’esperienza nelle Forze Armate significa poter avere la possibilità di conoscere altre popolazioni ed altre culture.
Essere dei Comandanti (a qualsiasi livello) significa guidare i propri uomini in attività impegnative ma entusiasmanti. Il Comandante è il punto di riferimento dei propri soldati; agisce con passione, umiltà, dando costantemente l’esempio. E’ colui che ha la responsabilità di prendere importanti decisioni, anche nei momenti di maggiore difficoltà.
Comandare è una professione di alto prestigio. Non sono solo gli Ufficiali a poter ricoprire l’incarico di Comandanti delle varie unità organizzative dell’Esercito (plotone, compagnia, battaglione, reggimento). Anche i Sottufficiali e i Graduati possono essere dei Comandanti (di plotone e di squadra).
La componente tecnologica che caratterizza il «nuovo Esercito» richiede la disponibilità di personale specializzato nel settore dell’elettronica e ingegneria. In particolare la carriera Sottufficiali/Graduati prevede percorsi formativi che rispondono all’esigenza di creare dei profili professionali che assommano in se sia competenze «umanistiche», per una corretta gestione delle risorse umane, sia competenze tecniche, per l’ottimale utilizzo degli strumenti tecnologici che sono alla base dell’operatività del «soldato tecnologico» del terzo millennio.
Attraverso questo percorso si potranno conseguire incarichi ad elevata specializzazione come ad esempio:
-
tecnico elettronico;
-
operatore per le telecomunicazioni;
-
meccanico d’armamento;
-
specialista per UAV (Unmanned Aerial Vehicle/aeromobile a pilotaggio remoto);
-
operatore media;
-
istruttore cinofilo;
-
operatore veterinario;
-
acquisitore obiettivi;
-
cartografo;
- artificiere.
L’Esercito Italiano svolge un ruolo importante nella difesa del territorio e degli interessi nazionali contro le minacce globali e contribuisce alla tutela della sicurezza, della salute e dell’incolumità dei cittadini italiani, fornendo concorsi anche in caso di calamità e pubbliche utilità;
Quindi entrare a far parte dell’Esercito Italiano significa:
-
ricoprire un ruolo di protagonista nel campo della tutela della sicurezza nazionale e internazionale;
-
essere al servizio del cittadino intervenendo a favore della comunità nazionale nei casi di calamità naturali e altre possibili situazioni di emergenza.
L’Esercito è una organizzazione funzionale organizzata in branche differenti in grado di cooperare per il raggiungimento del compito.
Per questo motivo al suo interno è suddiviso in diverse articolazioni, la cui differenziazione è visibile da alcune parti dell’uniforme. Gli alpini, i bersaglieri, i piloti, i fanti, i genieri, i trasmettitori…sono tutti parte dell’Esercito Italiano.
Tutti contribuiscono alla difesa del Paese, alla partecipazione in occasione di emergenze nazionali, alle missioni internazionali.
L'Esercito svolge istituzionalmente:
- compiti di difesa e di controllo esteso del territorio, anche con operazioni al di fuori dei confini di Stato (contro organizzazioni terroristiche operanti all'estero);
- salvaguardia delle libere istituzioni: con il contributo al controllo (deciso dal Parlamento) di aree di territorio nazionale al fine di concretizzare la presenza delle Istituzioni (esempio "Operazione Vespri Siciliani", "Strade Sicure", ecc);
- concorso in caso di pubbliche calamità ed emergenze nazionali: terremoti, alluvioni, rischio biologico, chimico o radiologico, "Operazione Strade Pulite”.
Nel corso degli ultimi anni, a seguito dell'intensificarsi delle attività delle organizzazioni delinquenziali operanti in alcune aree del territorio nazionale, le Autorità politiche hanno deciso di impiegare l'Esercito in supporto alle Forze dell'Ordine (Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza) per interventi indirizzati alla lotta contro la criminalità organizzata e al controllo del fenomeno dell'immigrazione clandestina.
L’Esercito Italiano svolge in ambito internazionale:
- Operazioni di Supporto alla Pace (PSO), in cui i contingenti operanti sul terreno svolgono un ruolo di deterrenza;
- operazioni umanitarie e di soccorso;
- prevenzione di conflitti;
- ricerca e soccorso di non combattenti ed evacuazione di connazionali;
- missioni di monitoraggio del rispetto delle condizioni stabilite da mandati internazionali.
L’Esercito è addestrato per far fonte ad ogni tipologia di intervento, compreso l’utilizzo della forza in maniera graduale e proporzionale, al fine dell’assolvimento del compito.
LA NOSTRA PROFESSIONE
La legge italiana ha sospeso la leva obbligatoria dal 2005 e i soldati di leva sono stati sostituiti da figure professionali: ragazzi che desiderano arruolarsi nella Forza Armata valorizzando le proprie capacità al servizio del Paese.
Oggi si può iniziare la carriera militare o semplicemente fare un’esperienza di un anno all’interno di questa organizzazione, come professionisti, partendo dalla figura del VFP1 (volontario in ferma prefissata di 1 anno).
L’Esercito oggi è custode di valori fondamentali come la lealtà, il dovere, l’esempio, la fedeltà, l’onore, il coraggio, il rispetto e la disciplina.
La professione militare consente a chi si arruola di formare il proprio carattere ed il proprio fisico grazie all’ educazione alla disciplina, al senso del dovere ed all’impegno, da applicare sia nella attività intellettuali che in quelle fisiche ed addestrative/operative.
Inoltre gli sviluppi di carriera sono molteplici, se si decide di rimanere all’interno dell’Esercito. Anche con un solo anno di servizio nell’Esercito si avranno maggiori credenziali nel mondo civile, ovvero una marcia in più a parità di titoli per svolgere qualsiasi attività al di fuori delle Forze Armate.
Il servizio volontario nell’Esercito costituisce un canale privilegiato per l’accesso alle carriere delle Forze di Polizia e fa acquisire punteggi incrementali anche per gli altri concorsi nel pubblico impiego.
L’Esercito offre la possibilità di praticare sport a livello agonistico come atleta militare. Numerosi atleti della Forza Armata hanno conseguito lusinghieri risultati nelle diverse manifestazioni nazionali ed internazionali, giungendo sino ai primi posti di primarie competizioni mondiali ed olimpiche.
Inoltre arruolarsi fornisce ai Volontari, dimostratisi capaci e meritevoli ed assegnati a specifici incarichi/mansioni di speciale rilevanza operativa, la possibilità di apprendere una molteplicità di lingue straniere (dall’inglese alle lingue orientali) fornendo il proprio prezioso contributo alle attività svolte dai contingenti italiani operanti in contesti multinazionali all’estero.
Inoltre, grazie all’impiego all’estero, vivere l’esperienza nelle Forze Armate significa poter avere la possibilità di conoscere altre popolazioni ed altre culture.
Essere dei Comandanti (a qualsiasi livello) significa guidare i propri uomini in attività impegnative ma entusiasmanti. Il Comandante è il punto di riferimento dei propri soldati; agisce con passione, umiltà, dando costantemente l’esempio. E’ colui che ha la responsabilità di prendere importanti decisioni, anche nei momenti di maggiore difficoltà.
Comandare è una professione di alto prestigio. Non sono solo gli Ufficiali a poter ricoprire l’incarico di Comandanti delle varie unità organizzative dell’Esercito (plotone, compagnia, battaglione, reggimento). Anche i Sottufficiali e i Graduati possono essere dei Comandanti (di plotone e di squadra).
La componente tecnologica che caratterizza il «nuovo Esercito» richiede la disponibilità di personale specializzato nel settore dell’elettronica e ingegneria. In particolare la carriera Sottufficiali/Graduati prevede percorsi formativi che rispondono all’esigenza di creare dei profili professionali che assommano in sè sia competenze «umanistiche», per una corretta gestione delle risorse umane, sia competenze tecniche, per l’ottimale utilizzo degli strumenti tecnologici che sono alla base dell’operatività del «soldato tecnologico» del terzo millennio.
Attraverso questo percorso si potranno conseguire incarichi ad elevata specializzazione come ad esempio:
- tecnico elettronico;
- operatore per le telecomunicazioni;
- meccanico d’armamento;
- specialista per UAV (Unmanned Aerial Vehicle/aeromobile a pilotaggio remoto);
- operatore media;
- istruttore cinofilo;
- operatore veterinario;
- acquisitore obiettivi;
- cartografo;
-
L’Esercito Italiano svolge un ruolo importante nella difesa del territorio e degli interessi nazionali contro le minacce globali e contribuisce alla tutela della sicurezza, della salute e dell’incolumità dei cittadini italiani, fornendo concorsi anche in caso di calamità e pubbliche utilità.
Quindi entrare a far parte dell’Esercito Italiano significa:
- ricoprire un ruolo di protagonista nel campo della tutela della sicurezza nazionale e internazionale;
- essere al servizio del cittadino intervenendo a favore della comunità nazionale nei casi di calamità naturali e altre possibili situazioni di emergenza.